Insieme a Gianmarco Tamberi, Gaudiano, Mara Navarria e Margherita Granbassi, Fondazione AIRC continua a informare i cittadini e i giovani sull’importanza della prevenzione e dello stop a tabacco e nicotina.
Milano, 25 maggio 2020 – Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il fumo di sigaretta è la più importante causa di morte evitabile nella nostra società. Si calcola che ogni anno in tutto il mondo il fumo uccida circa sei milioni di persone per consumo diretto e un milione per esposizione passiva, un numero di vittime maggiore di quelle provocate da alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme.
L’abitudine al fumo tra i più giovani è particolarmente preoccupante. In Italia, già fra i 13 e i 15 anni un ragazzo su cinque fuma quotidianamente sigarette tradizionali e il 18% utilizza sigarette elettroniche1. Il consumo inizia generalmente durante l’adolescenza e spesso anche prima. Nel 2018 quasi 100 mila ragazzi hanno provato a fumare entro i 12 anni2.
Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ha chiesto a quattro campioni dello sport e dello spettacolo di raccontare perché hanno scelto di non fumare, smontando alcuni falsi miti legati al fumo:
Il fumo causa circa l’85-90% dei casi di tumore del polmone, oltre ad aumentare il rischio di sviluppare tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell'esofago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e alcune leucemie.
Solo nel 2021 Fondazione AIRC ha investito oltre 6,9 milioni di euro per sostenere 69 progetti di ricerca e borse di studio contro il tumore del polmone, per lo studio di nuovi strumenti di diagnosi precoce, l’individuazione delle caratteristiche molecolari dei vari tipi di cancro e la sperimentazione di terapie mirate.
In Italia il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne. Nel 2020 sono state stimate circa 40.800 nuove diagnosi e la sopravvivenza a 5 anni è pari al 16,7 per cento, condizionata negativamente dalla grande proporzione di pazienti diagnosticati in stadio avanzato.
Oltre a sostenere la ricerca, Fondazione AIRC è impegnata nella diffusione di informazioni e consigli per smettere di fumare, attraverso le sue pubblicazioni editoriali, i canali social e il sito airc.it: https://www.airc.it/cancro/prevenzione-tumore/il-fumo/smettere-di-fumare-si-puo
Giovedì 27 maggio alle 18.30 la pagina Facebook di AIRC ospiterà una diretta con Nicola Sverzellati, ricercatore dell’Università di Parma, ed Emilio Bria, ricercatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che grazie al sostegno di AIRC stanno conducendo due progetti di studio sul tumore al polmone. La diretta sarà trasmessa in contemporanea anche sul canale YouTube di Fondazione AIRC e resterà visibile in seguito.
Sosteniamo la ricerca sul tumore del polmone
AIRC | Dal 1965 con coraggio, contro il cancro Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a oltre 5.000 ricercatori - 61% donne e 51% ‘under 40’ - le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. In oltre 50 anni di impegno AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e seicento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 15 gennaio 2021). Informazioni e approfondimenti su airc.it