Intervista al Dott. Roberto Pinelli, Presidente della Società Italiana di Chirurgia Refrattiva, alla trasmissione televisiva "Vivere Meglio" condotta dal Prof. Fabrizio Trecca e trasmessa in data 17.10.06 su Rete 4.
D: Dott.Pinelli, ci illustri il problema della presbiopia.
R: La presbiopia è una condizione fisiologica inevitabile che si verifica con il passare degli anni. L’inizio di tale disagio, in un certo qual modo variabile e soggettivo, si verifica generalmente tra i 40 e i 45 anni, quando gli individui cominciano a perdere la capacità di mettere a fuoco i caratteri stampati o i piccoli oggetti posti troppo vicino. Ciò avviene quando il cristallino, la lente trasparente che presiede alla messa a fuoco dell’occhio, si ispessisce e, gradualmente, diviene resistente al meccanismo di accomodazione (messa a fuoco per vicino). Il muscolo dell’occhio preposto all’accomodazione agisce come un vero e proprio "zoom" della macchina fotografica: il progressivo affievolirsi della capacità dell’occhio di mettere a fuoco il vicino è un processo assolutamente naturale dovuto al normale processo di invecchiamento. Sebbene la presbiopia non sia reversibile, vi si può porre rimedio con l’ausilio di occhiali o attraverso un intervento di chirurgia refrattiva. È importante comprendere che, così come non è possibile fermare il tempo, allo stesso modo non si può arrestare definitivamente la presbiopia, che avanza con il passare degli anni. Essendo la presbiopia un fenomeno progressivo e che risente della variabilità individuale, potrebbe essere necessario, a distanza di tempo, un ulteriore intervento di perfezionamento.
D: In cosa consiste la tecnica LASIK?
R: Il termine LASIK significa 'Laser Assisted In-Situ Keratomileusis', che in italiano può essere tradotto in’Cheratomileusi assistita in situ tramite laser'. In genere nei centri di chirurgia della visione viene eseguita la LASIK bilaterale simultanea, cioè la correzione del difetto visivo di entrambi gli occhi in un'unica seduta operatoria, utilizzando il laser ad eccimeri. La tecnica LASIK permette di correggere chirurgicamente in maniera rapida e sicura miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, ed è stata proposta con successo per ritrattare precedenti interventi parziali o non completamente soddisfacenti. Ci tengo a sottolineare che l’idea di correggere la presbiopia tramite LASIK creando una superficie multifocale sulla cornea è tutta italiana.
D: Quali sono le prospettive della Chirurgia Refrattiva?
R: La Chirurgia Refrattiva, tutelata e sostenuta da SICR, Società Italiana di Chirurgia Refrattiva, darà a tutti l’opportunità di risolvere i difetti visivi con serenità e fiducia. Per questo motivo è importante proseguire sul binario della ricerca, dell’aggiornamento e del progresso scientifico per garantire ulteriori passi in avanti.
D: Poniamo il caso di una persona emmetrope, quindi senza difetti visivi, che in concomitanza dei cinquantanni diviene presbite. E’ possibile a questo punto intervenire chirurgicamente?
R: Un tempo si pensava non valesse la pena o non fosse eticamente giusto intervenire su un soggetto dotato di una buona visione naturale ma i progressi fatti nell’ambito della ricerca scientifica hanno rovesciato questa convinzione. Oggi, queste persone possono tranquillamente sottoporsi ad un intervento di LASIK bilaterale per migliorare la propria vista da vicino in quanto permette di trasformare una cornea monofocale in una multifocale risolvendo, di fatto, il problema della presbiopia senza compromettere la visione da lontano.
D: Che differenza c’è tra monofocale e multifocale?
R: In natura disponiamo principalmente di un fuoco, di una cornea cioè monofocale. Grazie a questo innovativo algoritmo, che suscita grande interesse all’interno della comunità scientifica internazionale, è possibile ottenere una superficie corneale multifocale. In sostanza si creano sulla cornea diverse aree concentriche che permettono la messa a fuoco di oggetti posti a diverse distanze dal nostro occhio.
D: Con un problema di cataratta è possibile sottoporsi all’intervento di PresbyLASIK?
R: Non è la soluzione più appropriata. Infatti, in presenza di cataratta si può risolvere anche la presbiopia con la sostituzione del cristallino naturale con uno multifocale invece che con uno tradizionale.
D: Considerata la sua assidua presenza a convegni di fama internazionale, che ne pensano della PresbyLASIK negli Stati Uniti?
R: Questa tecnica piace molto. Addirittura più volte hanno manifestato l’interesse e la volontà di acquisirne i segreti. Personalmente, questo fatto mi fa molto piacere, anche per gli ottimi rapporti instaurati con i ricercatori e le aziende d’oltreoceano che portano una cooperazione ed un dialogo davvero produttivi.
D: Gli interventi sul cheratocono (deformazione progressiva della cornea) hanno un esito positivo?
R: Il trapianto di cornea può non essere più considerato l’unica soluzione per le persone affette da cheratocono. E’ possibile, infatti, evitarlo eseguendo dei trattamenti medici che rallentano la sua evoluzione. Questi sono i raggi ultravioletti e l’utilizzo di vitamina B2 per rinforzare il collagene. In sostanza si tratta di sfruttare l’azione sinergica di raggi UVA e di vitamina B2 per portare ad un irrobustimento della cornea stessa.
D: Per chiudere Dottore le chiediamo indicativamente i costi di una Presbylasik e la durata dell’intervento.
R: In relazione al costo, mediamente esso si aggira tra i 2000 e i 3000 euro per occhio. Considerata l’efficacia dell’operazione è certamente un investimento che conviene fare. Per quanto riguarda la durata, invece, si tratta di un intervento di un minuto e mezzo circa per occhio.
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