Cebo dai cornetti: l’uso di stimoli simbolici facilita la risoluzione di un compito di inibizione


    Autori: Elsa Addessi, Sabrina Rossi & Elisabetta Visalberghi CNR, Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, Roma

    ABSTRACT:

    Nei cebi dai cornetti, scimmie sudamericane la cui linea evolutiva si e separata da quella umana circa 35 milioni di anni fa, l’utilizzo di stimoli simbolici facilita la risoluzione del compito di scelta inversa. In questo difficile problema di inibizione il soggetto ha di fronte due diverse quantità di stimoli e deve selezionare la quantità minore per ottenere la quantità maggiore.

    IMPORTANZA DELLA RICERCA:

    E’ la prima dimostrazione che scimmie non antropomorfe possono utilizzare stimoli simbolici in maniera vantaggiosa. Si tratta di uno studio molto importante per tracciare l'evoluzione delle nostre capacità di ragionamento simbolico.

    STATO DELL’ARTE:

    La capacità di ragionamento simbolico nei primati non umani

    La capacità di ragionamento simbolico ha radicalmente trasformato la specie umana nel corso dell'evoluzione, permettendo lo sviluppo e la trasmissione della cultura. Fino a poche decine di anni fa si riteneva che la specie umana fosse l'unica in grado di comprendere e utilizzare simboli, tanto che il neuroscienziato Terrence Deacon ha definito l'uomo "la specie simbolica". Tuttavia, una lunga serie di studi condotti dai coniugi Rumbagh negli anni '70-'80 ha dimostrato che gli scimpanzé (Pan troglodytes) e i bonobo (Pan paniscus) possono imparare a riconoscere un gran numero di lessigrammi (simboli geometrici che rappresentano parole) e ad utilizzarli correttamente per richiedere allo sperimentatore oggetti e/o cibo. Studi successivi, svolti da Sally Boysen e collaboratori, hanno inoltre dimostrato che gli scimpanzé, come i bambini di circa tre anni, possono utilizzare modelli in scala per trovare un oggetto nascosto. Le capacità degli scimpanzé non appaiono così sorprendenti visto che si tratta della specie filogeneticamente più vicina all’uomo (le due linee evolutive si sono separate circa 6-7 milioni di anni fa). Solo di recente, per valutare quanto la capacità di ragionamento simbolico sia radicata nella nostra storia evolutiva, il nostro gruppo ha studiato la comprensione e l’utilizzo di simboli nel cebo dai cornetti (Cebus apella), una scimmia sudamericana la cui linea evolutiva si è separata da quella umana circa 35 milioni di anni fa (Figura 1).  Figura 1. Quincy, femmina adulta di cebo dai cornetti. Foto di Sabrina Rossi A tale scopo abbiamo utilizzato token, oggetti di diversa forma e colore, ciascuno corrispondente ad una certa quantità o a un certo tipo di cibo e dimostrato che queste scimmie non solo riescono a discriminare tra quantità di token corrispondenti ciascuno a un'unità di cibo scegliendo sistematicamente la quantità maggiore, ma anche ad utilizzare i token in maniera flessibile. Sono cioè capaci di rappresentare e combinare quantità, selezionando tra due opzioni costituite da diversi tipi di token quella che per numerosità e/o per valore permette di ottenere la maggiore quantità di cibo. Tuttavia, non era chiaro se i cebi potessero trarre vantaggio dall’uso di token in compiti di inibizione, come avviene per gli scimpanzé e i bambini di circa tre anni nel compito di scelta inversa.

    IL COMPITO DI SCELTA INVERSA

    Il compito di scelta inversa, noto in letteratura come reverse reward contingency task, è stato proposto per la prima volta nel 1995 da Sally Boysen e Gary Berntson a due scimpanzé, Sarah e Sheba. In questo problema, il soggetto riceve una scelta tra due quantità di stimoli (generalmente cibo molto gradito) e deve indicare allo sperimentatore la quantità minore per ottenere come ricompensa la quantità maggiore. Per massimizzare la quantità di ricompensa, il soggetto deve inibire la propria tendenza ad indicare la quantità di cibo maggiore e imparare a fare il contrario di quello che farebbe spontaneamente. Infatti, se sceglie la quantità maggiore riceve invariabilmente quella minore.

    Video 1: Food, in cui i cebi hanno ricevuto una scelta fra due e cinque pezzi di nocciolina

    Video 2: Low-symbolic distance token, in cui hanno ricevuto una scelta fra due e cinque token, ciascuno corrispondente a un pezzo di nocciolina

    Video 3: High-symbolic distance token, in cui la scelta era fra due diversi token, uno (ad esempio, la fîche blu) corrispondente a due pezzi di nocciolina e l’altro (ad esempio, la fascetta metallica) corrispondente a cinque pezzi di nocciolina

    Dal 1995 in poi, il compito di scelta inversa è stato presentato anche ad altre specie di primati (tra cui tamarini edipo, cercocebi dal collare, macachi reso, oranghi, bonobo, gorilla) e ai leoni marini. Tutti questi lavori hanno mostrato che il problema è difficile, o impossibile, da risolvere Infatti, solo qualche soggetto, dopo centinaia o migliaia di prove, ha imparato a scegliere la quantità minore di cibo per ottenere la quantità maggiore. Del resto, anche i bambini fino ai quattro anni di età mostrano notevoli difficoltà in questo compito. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che gli animali (dagli insetti ai mammiferi, uomo incluso) hanno la tendenza spontanea a scegliere – tra due quantità di cibo – quella maggiore così da massimizzare il proprio introito energetico. Negli scimpanzé e nei bambini di tre anni la sostituzione delle quantità di cibo con stimoli simbolici migliora significativamente e rapidamente la prestazione nel compito di scelta inversa, permettendo ai soggetti di produrre risposte più razionali e controllate. Nel caso degli scimpanzè, gli stimoli simbolici corrispondevano a numeri arabi, mentre nel caso dei bambini i simboli erano costituiti dalle immagini stilizzate di un topolino, corrispondente alla quantità minore, e di un elefante, corrispondente alla quantità maggiore. Tuttavia, i rari tentativi di utilizzare stimoli simbolici per facilitare la risoluzione del compito di scelta inversa in altre specie di primati erano falliti. Il nostro è il primo a dimostrare che ciò è possibile.

    LA RICERCA:

    In uno studio recentemente pubblicato sui Proceedings of the Royal Society of London, Series B, abbiamo presentato il compito di scelta inversa a otto cebi dai cornetti in tre condizioni:

      • (1) Food, in cui i cebi hanno ricevuto una scelta fra due e cinque pezzi di nocciolina (Video 1); (2)