I NSO, dissociati dall’epitelio nasale di ratti e posti in coltura, sono stati trasfettati con un sensore per il cAMP (Fig. 8). <-- Torna all'inizio di questo articolo Il sensore di cAMP (Fig. 9) permette di valutare le variazioni di cAMP con alta risoluzione spaziale e temporale, in risposta a stimoli in grado di aumentare le concentrazioni di cAMP. Con questa tecnica abbiamo osservato che nei NSO trattati con agenti farmacologici e fisiologici (odori) era presente un incremento di cAMP in tutto il NSO, incluso l’assone terminale. Valutando i tempi con cui si realizzava questo incremento, abbiamo trovato che l’incremento si verificava pressoché contemporaneamente alle cilia-dendrite e all’assone terminale e più lentamente al soma. Questi dati indicano che:
- la presenza di cAMP a livello dell’assone terminale è il risultato di sintesi locale e non di un processo di diffusione a seguito della attivazione del RO espresso sulle cilia;
- il RO all’assone è funzionante e in grado di legare gli odori.