Realizzate le prime lenti a contatto telescopiche con uno zoom 3X


    Lo scorso anno si sono verificati alcuni interessanti sviluppi nel campo delle tecnologie delle lenti a contatto. Gli scienziati hanno compiuto infatti notevoli passi in avanti nella progettazione di lenti a contatto "intelligenti": alcune sono in grado di monitorare i livelli di glucosio per tenere sotto controllo il diabete; mentre altre, come quelle realizzate da Google, hanno perfino una telecamera integrata.

    Contact lens - Credits: by איתן טל (Own work) [CC BY 3.0 via Wikimedia CommonsImmagine 1: lente a contatto - Credits: by איתן טל (Own work) CC BY 3.0 via Wikimedia Commons.

    Attualmente invece alcuni ricercatori svizzeri stanno lavorando alla realizzazione di lenti a contatto in grado di ingrandire o rimpicciolire il campo visivo di chi le indossa grazie ad una semplice strizzatina d'occhio.

    Il nuovo ausilio per la vista è stato presentato recentemente da Eric Tremblay, ingegnere ottico del Politecnico Federale di Losanna (Svizzera) durante il meeting annuale dell'AAAS in California. L’innovativo sistema di potenziamento della vista, il primo del suo genere, comprende un insieme di lenti telescopiche che possono distinguere un battito di ciglia da una strizzatina d'occhio; in questo modo chi le indossa può passare facilmente dalla visione normale a quella ingrandita.

    Gli ausili visivi, ancora in fase prototipale, potrebbero essere utilizzati dalle persone affette da disabilità visiva. L'OMS ha calcolato che ogni anno gli individui nel mondo con disabilità della vista sono circa 285 milioni (39 milioni sono non vedenti e 246 milioni sono ipovedenti). In futuro forse sarà possibile aiutare le persone affette dalla degenerazione maculare legata all’età (DMLE): la principale causa di disabilità negli adulti con un'età superiore ai 50 anni. Una persona affetta dalla DMLE perde gradualmente la visione centrale a causa della degenerazione della porzione centrale della retina, la macula, sede della visione distinta. Fino ad ora per aiutare le persone affette da tale patologia vengono utilizzati degli occhiali speciali denominati telescopi bioptici, tali dispositivi sono ingombranti e possono limitare l'interazione sociale di chi li indossa. Questo nuovo sistema invece è stato progettato per essere praticamente invisibile.

    Una lente a contatto messa a confronto con una moneta da un quarto di dollaro. Credits: EFPL.Immagine 2: il prototipo della nuova lente a contatto a confronto con una moneta da un quarto di dollaro. Credits: EFPL.

    I telescopi integrati all’interno delle lenti sono stati inizialmente sviluppati attraverso i finanziamenti della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) e sono serviti per realizzare delle telecamere supersottili per i droni (i velivoli privi di pilota e comandati a distanza). In seguito tali dispositivi sono stati trasformati in un sistema di potenziamento della vista; l'annuncio risale al 2013. Da allora, gli scienziati hanno effettuato delle modifiche al sistema per rendere tali lenti più confortevoli in modo da essere indossate per periodi di tempo più lunghi.

    Le lenti sono più rigide e più grandi delle ordinarie lenti in commercio e coprono la sclera (la parte non trasparente della tunica esterna dell’occhio, anche detta bianco dell’occhio). Le lenti misurano uno spessore di 1,5 mm e al loro interno è inserito un anello composto da minuscoli specchi di alluminio. Tale anello permette alla luce di rimbalzare in cerchio, aumenta la dimensione percepita degli oggetti, ingrandisce la vista 2,8 volte.

    Le lenti elettroniche, presentate al meeting dell’AAAS, utilizzano una piccola sorgente luminosa e un rilevatore di luce per attivarsi grazie a una semplice strizzata d’occhio; restano invece indifferenti ai battiti di ciglia. Tale accorgimento è stata inserito per evitare che il meccanismo si attivi involontariamente. La persona che indossa le lenti dovrà strizzare l’occhio destro per effettuare l’ingrandimento della vista, mentre per tornare alla vista normale sarà sufficiente che strizzi l’occhio sinistro. Il sistema funziona grazie a un filtro elettronico che seleziona la polarizzazione della luce diretta verso le lenti a contatto.

    Le lenti a contatto permettono un tipo di polarizzazione nell’apertura 1X (visione normale) e un’altra polarizzazione nell’apertura 2,8X (visione ingrandita).

    I modelli realizzati in precedenza potevano essere indossati solo per brevi periodi di tempo poiché la quantità di aria che raggiungeva la superficie dell'occhio era molto limitata. Gli scienziati hanno quindi aggiunto dei piccoli canali della dimensione di 0,1 mm per aumentare l’afflusso di aria intorno all’occhio in modo da allungare i tempi di utilizzo.

    Anche se sono state apportate numerose modifiche migliorative al dispositivo restano alcune sfide importanti da superare: affrontare i test sugli esseri umani e allungare i tempi di utilizzo. Pertanto prima di poter vedere le lenti a contatto telescopiche in vendita nei negozi specializzati dovranno essere effettuati ulteriori studi al fine di evitare qualsiasi rischio per la salute degli individui.