La scoperta di frammenti di vetro grezzo di colore turchese e di fornaci coperte di ceneri sembrerebbero fornire la prima evidenza archeologica della produzione di vetro in Israele nel periodo tardo romano. Secondo i ricercatori la fabbrica di vetro rinvenuta in Israele risalirebbe al IV secolo d.C.
Immagine - frammenti di vetro grezzo che sono stati rinvenuti dagli archeologi nei pressi di quella che è stata denominata la più antica fabbrica di vetro di Israele. Credits: Assaf Peretz, courtesy of Israel Antiquities Authority.
«Sappiamo da fonti storiche risalenti al periodo romano che la valle di Akko era rinomata per la sabbia di ottima qualità, molto adatta per la fabbricazione del vetro,» scrive Yael Gorin-Rosen, curatore del dipartimento dedicato allo studio Israel Antiquities Authority (IAA).
La composizione chimica dei contenitori di vetro antico trovati in tutto il Mediterraneo e in Europa suggerisce che gli oggetti sono stati prodotti in questa regione d'Israele, ha aggiunto Gorin-Rosen.
Nel corso di una precedente campagna di scavi gli archeologi hanno scoperto anche i frammenti di un editto in cui erano stati indicati i prezzi massimi delle merci all’epoca dell’imperatore romano Diocleziano, IV secolo d.C.
In questo editto sono elencati i prezzi per due tipi di vetro: il primo di colore verde chiaro e meno costoso (proveniente dalla Giudea, Israele); il secondo proveniente dall’area della città di Alessandria d'Egitto. Tuttavia non risultava chiaro in quale zona esatta fosse stato prodotto il vetro della Giudea.
«Ora, per la prima volta, sono stati ritrovate le fornaci dove la materia grezza è stata prodotta ed è stata utilizzata per produrre questi oggetti di vetro» ha dichiarato Gorin-Rosen.
Le fornaci sono state rinvenute durante una campagna di scavi la scorsa estate, nei pressi del cantiere per la costruzione della nuova linea ferroviaria di Haifa, vicino a Mount Carmel (vedi immagine 2).
Immagine - 2 Le fornaci del IV d.C. sono state rinvenute durante i lavori per la costruzione della nuova linea ferroviaria di Haifa, vicino al Monte Carmelo, Israele. Credits: Assaf Peretz, courtesy of Israel Antiquities Authority.
«Abbiamo rinvenuto frammenti di pavimenti, pezzi di mattoni vetrificati provenienti dalle pareti e dai soffitti delle fornaci e frammenti di vetro grezzo» ha dichiarato Abdel Al-Salam Sa'id ispettore dell’Autorità Israeliana per le Antichità e direttore degli scavi. «Siamo rimasti senza parole quando abbiamo capito la grande importanza dei ritrovamenti.» ha aggiunto l’archeologo.
Il processo di produzione del vetro antico
Secondo la IAA (Israel Antiquities Authority) per effettuare la fusione della sabbia era necessario innalzare la temperatura delle fornaci fino 1200 °C e mantenere tale temperatura per almeno una settimana. Talvolta i blocchi di vetro grezzi che venivano prodotti potevano pesare oltre 10 tonnellate. Tuttavia questi blocchi dovevano essere spezzati in parti più piccole per poter vendere il vetro alle officine, in questo modo gli artigiani erano in grado di fondere nuovamente il vetro e realizzare tazze e altri tipi di contenitori.
In una precedente campagna di scavi furono scoperte delle fornaci del VI-VII secolo d.C. ad Apollonia (municipalità di Herzliya, Israele). Fino ad ora tali fornaci per il vetro erano ritenute le più antiche d’Israele.