Lunedì 9 Maggio, il pianeta Mercurio transiterà davanti al sole e apparirà come una piccola sfera nera. Il fenomeno durerà circa 7 ore.
Si tratta di un evento abbastanza raro, avviene infatti solo una dozzina di volte in un secolo. L'ultima volta l’evento è avvenuto circa un decennio fa (novembre 2006).
Immagine 1 - Transito di Mercurio, rappresentazione della posizione del pianeta sul disco solare. Credit: NASA
Il transito di Mercurio inizierà alle 11.12 UTC (13.12 in Italia) del 09 Maggio e terminerà alle 18.42 UTC e dovrebbe essere visibile in gran parte dell’Europa dell’Ovest, America del Nord e continente sud americano.
Sarà possibile osservare l’evento senza guardare direttamente il sole, questo eviterà di subire traumi ai propri occhi. «Utilizzare filtri oppure occhiali protettivi non servirà per osservare il pianeta poiché dalla Terra Mercurio apparirà molto piccolo.» afferma David Rothery professore di geologia planetaria presso la Open University, UK.
Il modo migliore per osservare il transito di Mercurio sarà quello di utilizzare un telescopio dotato di un adeguato filtro solare (assicurarsi che il filtro non sia graffiato o danneggiato) oppure si potrà in alternativa proiettare l’immagine del sole su un foglio di carta bianca o su un muro bianco.
Immagine 2 - Mappa con le posizioni della Terra durante il transito di Mercurio. Image By Tomruen - Own work, CC BY-SA 4.0, Wikimedia Commons
Osservazione di Mercurio via Web
Se non si ha a portata di mano nessuno strumento adatto, gli osservatori di tutto il mondo forniranno la possibilità di seguire il transito di Mercurio. Sul sito dell'ESA (l’agenzia spaziale europea) e sul sito della NASA sarà possibile seguire il transito di Mercurio.
In passato i transiti di Mercurio sono stati una grande opportunità scientifica poiché hanno permesso agli astronomi di misurare con precisione le distanze nel sistema solare. Al giorno d'oggi, il valore scientifico di questi eventi si è affievolito: quando i pianeti con un’atmosfera rarefatta attraversano il sole, gli astronomi sono in grado di misurare la luce solare filtrata, come è accaduto durante il transito di Venere nel 2012.
«Quando ero ragazzo a Birmingham vidi il transito avvenuto nel 1973,» scrive Rothery. Tuttavia il ricercatore è particolarmente impaziente di osservare l’evento della prossima settimana. «Questa volta il transito di Mercurio rappresenta per me un evento molto importante perché sono coinvolto direttamente nella missione spaziale BepiColombo dell’ESA, dedicata all’esplorazione di Mercurio.»
Immagine 3 - Rappresentazione artistica della navicella BepiColombo
La navicella spaziale BepiColombo (in onore dell’astronomo italiano Giuseppe Colombo detto Bepi) verrà lanciata nel 2018 e dovrebbe atterrare su Mercurio nel 2024. La sonda studierà l’origine e l’evoluzione di Mercurio, analizzerà la struttura interna, la geologia, il campo magnetico e ciò che resta dell’atmosfera e fornirà agli scienziati dati utili per comprendere meglio il pianeta più interno del sistema solare e il più vicino al Sole.
La sonda BepiColombo potrà quindi proseguire lo studio di Mercurio lasciato incompiuto dalla sonda Messenger, navicella lanciata dalla NASA il 3 Agosto del 2004 e schiantatasi sulla superficie del pianeta il 30 Aprile 2015.
Nel caso non fosse possibile vedere il transito di Mercurio lunedì prossimo sarà necessario attendere fino al prossimo transito, l’11 Novembre 2019. Dopo tale data il successivo transito avverrà nel 2032.
Perché il periodo di attesa tra i transiti è differente?
Il periodo differente dei vari transiti è il risultato dell’orbita leggermente inclinata di Mercurio, questo significa che il pianeta non si allinea in maniera esatta tra la Terra e il Sole.