Con l'avanzamento tecnologico delle missioni spaziali e planetarie le maggiori agenzie spaziali (come NASA ed ESA) avranno nuovi e potenziali luoghi, sia lune sia pianeti (anni fa non venivano nemmeno presi in considerazione), per la ricerca della vita nel Sistema Solare. Quali sono i posti più interessanti da questo punto di vista? Scopriamoli in dettaglio:
Marte
Sul pianeta rosso è presente sia acqua allo stato solido che liquido, come scoperto recentemente dal rover Curiosity. L'acqua in fase liquida sembra trovarsi sotto la superficie marziana e questo è icongruente con quanto ci si aspettava da tempo, ovvero che la vita su Marte possa trovarsi (o c'è stata) sotto la sua superficie, al riparo dalle radiazioni letali che colpiscono il pianeta, data l'atmosfera rarefatta.
Un'altra delle rivelazioni più interessanti al riguardo è la presenza di alte quantità di metano provenienti da sotto la superficie, questo composto chimico potrebbe essere sia il prodotto di processi detti di "serpentinizzazione" di rocce ultramafiche (rocce con pochissima silice) presenti sotto la superficie oppure il prodotto di organismi viventi, o entrambe le cose.
Un altro elemento molto interessante è una meteorite marziana, la ALH84001, che, secondo alcuni autori, sarebbe testimone del primo microrganismo fossile alieno mai scoperto (a giudicare dalla sua morfologia), purtroppo non ci sono dati rilevanti per confermarlo anche se è assolutamente certo che questa meteorite provenga dal sottosuolo di Marte.
In futuro, ulteriori studi sulla geochimica del pianeta e nuovi rover mandati apposta per trivellare la superficie (fino a circa 2 metri) saranno in grado di fornire la risposta definitiva sulla presenza o no di vita marziana.
Europa ed Encelado
Sia su Europa, luna di Giove, che su Encelado, luna di Saturno, le probabilità di scovare vita extraterrestre sono relativamente molto alte. Entrambe le lune presentano una copertura di ghiaccio, con un grandissimo spessore che le ricopre completamente. Tuttavia, sotto questa spessa coltre di ghiaccio ci sarebbe un oceano di acqua liquida, evidenziato dai numerosi geyser che "eruttano" vapore acqueo dalla sommità della superficie di ghiaccio (Fig. 1).
Fig. 1 - Geyser che eruttano vapore acqueo dalla superficie ghiacciata di Encelado, al Polo Sud. Credit: NASA/JPL
Il fatto che ci sia acqua liquida implica la presenza di fumarole vulcaniche attive nelle profondità di questi oceani.
A questo punto gli "ingredienti" per formare la vita ci sarebbero tutti: acqua, essenziale per formare la vita in tutto l'Universo; energia, dovuta alla presenza delle fumarole vulcaniche attive e utilissima per attivare la reazione chimica necessaria alla generazione di molecole organiche complesse; proteine, che sarebbero create dal continuo rimescolamento di molecole organiche nei pressi delle bocche delle fumarole vulcaniche degli oceani, che tra l'altro dovrebbero contenere anche zolfo e potassio.
Sulla Terra abbiamo già esempi di organismi estremofili che vivono nei pressi di queste fumarole vulcaniche attive nelle profondità degli oceani: quindi, se la vita esiste già sul nostro pianeta anche in queste condizioni così proibitive perchè non dovrebbe esistere altrove?
In questo caso la NASA ha ipotizzato delle future missioni nelle quali si pensa di trivellare la copertura ghiacciata di una di queste lune (in particolare Encelado) per rivelare qualora ci fossero organismi alieni nelle profondità di questi oceani.
Un metodo alternativo, meno costoso e pericoloso, sarebbe quello di campionare i getti di vapore acqueo dai geyser ed analizzarli, per comprendere se l'oceano sottostante brulica di vita.
Bibliografia
NASA future missions - http://www.jpl.nasa.gov/missions/?type=future
ESA future missions - https://earth.esa.int/web/guest/missions/esa-future-missions