La settimana amica del Clima


    In particolare proprio Venerdì 1 si è festeggiato il secondo anno del Protocollo di Kyoto.

    A Treviglio la sera del 16 Febbraio si è tenuta una conferenza sui cambiamenti climatici: che cosa sono e che impatti avranno nel futuro prossimo?

    Il Dott. Damiano di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, ha esposto una indagine condotta da Mita Lapi, della Fondazione Lombardia per l'ambiente, dal titolo "Il cambiamento climatico è tra noi".

    Se fino a pochi anni fa si ritenevano le attività umane solo probabilmente responsabili del cambiamento climatico globale, ora gli esperti non hanno dubbi.

    Il cambiamento climatico è già in atto: dal 1860 ad oggi la temperatura del pianeta si è alzata di 0.7 ° C, con conseguenze inevitabili e che i media hanno ormai svelato a tutti: uragani, innalzamento del livello del mare, scioglimento dei ghiacciai, solo per citarne alcune.

    Immagine - 1- Nicholas Stern

    Immagine - 1 - Nicholas Stern © International Monetary Fund World Bank Group, imf.org

    Ma, come ha sottolineato nel suo intervento Il Prof. Marzio Galeotti, della Fondazione Eni Enrico Mattei, oltre a quelle ambientali ci saranno anche conseguenze socio-economiche nei prossimi anni.

    Verranno alterati i consumi della popolazione, la disponibilità di risorse,ci saranno cambiamenti agricoli ed industriali, lotte sociali, e gravi conseguenze per la salute umana.

    Questi dati emergono dalla tendenza attuale, che non pare, in questi primi due anni di Kyoto, essersi invertita.

    Il nostro Paese non ha certo brillato ed è stato anzi fra i peggiori in Europa.

    L'obiettivo per il 2012 è quello di ridurre le emissioni di gas serra del 6,5%. In realtà il nostro Paese è riuscito ad incrementare le emissioni del 12%, il che significa che ora il compito diventa arduo: le emissioni si devono ridurre del 18,5%.

    Pensare che entro il 2050 le riduzioni di gas serra a livello globale dovranno abbassarsi dell'80%, rende inevitabile chiedersi se sarà mai possibile raggiungere l'obiettivo con il ritmo odierno.

    Molti Stati sostengono che il peso economico del cambiamento ecologico sarebbe troppo pesante, e pari a circa l'1% del PIL (prodotto interno lordo) mondiale.

    In realtà un rapporto presentato da Nicholas Stern, economista inglese, alla conferenza ONU di Parigi qualche giorno fa, sostiene che lasciare senza freni il cambiamento climatico comporterà un costo che varierà dal 5% al 20% del PIL mondiale.

    A tutti i partecipanti al convegno Legambiente ha donato un calendario dal titolo "Un anno con Kyoto, il calendario di cambio di clima", realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Università e della ricerca.

    Al suo interno contiene preziosi suggerimenti di risparmio energetico nella vita domestica, l'ambito più urgente e oggi determinante per rispondere agli allarmi ecologici.

    Un invito che ogni cittadino dovrebbe cominciare ad accogliere già oggi.

    Sitografia

    Fondazione Eni Enrico Mattei www.feem.it

    Legambiente www.legambiente.com

    Ministero dell'Università e della Ricerca www.miur.it

    "Time to get Stern on Climate Change" - thefirstpost.co.uk www.thefirstpost.co.uk/index.php

    "A Sterne Response" - thebeaveronline.co.uk http://thebeaveronline.co.uk/Features/a-stern-response